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Luca Ronchi, un campione da Sportway

Luca Ronchi, 31 anni, è un giovane ragazzo che si è già preso tantissime soddisfazioni nel mondo dello sport. Luca è un vero campione che sin dall’infanzia ha capito che la soddisfazione che seguiva la fatica era un’emozione così forte da creare dipendenza; così non ha mai smesso di mettersi alla prova collezionando medaglie ed eccellenti risultati.
Da 4 mesi è entrato nella famiglia di Sportway dove si occupa principalmente del reparto running e bike; teniamo tantissimo alla preparazione del nostro personale e Luca è sicuramente un esempio di quello che Sportway può offrire ai propri clienti. Siamo convinti che oltre ad offrirvi un prodotto, il consiglio di chi lo sport lo fa per davvero sia un valore inestimabile.

Ma torniamo a Luca. Lo abbiamo incontrato in veste di campione (strappandolo momentaneamente alla sua pausa) e gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua storia, le sue vittorie arrivate a seguito di grandi fatiche e anche qualche consiglio per chi ha voglia di cimentarsi nei “suoi” sport.

Luca, sei reduce dal primo posto alla Lago Maggiore ZIPLine Trail, un decimo posto alla International Veia Sky Race e un terzo posto alla Rampigada Vertical, solo per citare le competizioni dell’ultimo mese. Come è nata la tua grande passione per lo sport?

Sono sempre stato uno sportivo: prima correvo da professionista in mountain bike, sono stato in nazionale e ho partecipato anche a diversi mondiali. Sono sempre andato in bici, prima con mio papà e poi ho iniziato a far gare quando avevo 12 anni. Per la bicicletta c’è bisogno di tanto tempo e impegno per gli allenamenti e da quest’anno ho deciso di abbandonare l’attività agonistica iniziando a lavorare per Sportway.
Ho sempre avuto la passione per la corsa, che ho sempre praticato durante l’inverno come attività alternativa quando staccavo dalla bici e da sei mesi a questa parte ho deciso di portare avanti questa disciplina in una maniera un po’ più seria.

Il taglio del traguardo di Luca Ronchi alla Lago Maggiore ZIPLine Trail 2019

Quindi è una passione che ti accompagna da sempre e che è cresciuta con te, prima per la bici e ora per la corsa. Se dovessi descrivere l’emozione, la forza che ti spinge a metterti sempre alla prova, cosa diresti?

Per me è una sfida con me stesso, per vedere se riesco a raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo. Mi piace allenarmi, lavorare su me stesso per raggiungere risultati che mi impongo io, al di là della classifica finale della competizione che andrò a sostenere.
Un esempio è quello di domenica (15 settembre, Lago Maggiore ZIPLine Trail, ndr): sono arrivato primo, ma quello a cui ho guardato sono stati i tempi e la prestazione che ho sostenuto, piuttosto che il posto sul podio.

Una domanda più tecnica. Tu sei un campione di bike oltre che trail e running: quanto l’attrezzatura corretta conta per una buona preparazione e riuscita di una competizione?

Luca al Grand Raid BCVS

Tantissimo. Specialmente la scarpa è importantissima sia per prevenire infortuni che per ottenere il massimo dalla performance. Tutti dovrebbero dedicare davvero del tempo a questa scelta. Specialmente per la scarpa da trail, che deve avere una buona tenuta e accompagnare il passo in percorsi difficili, deve adattarsi al peso di chi la indossa e alla sua postura.

Anche l’abbigliamento tecnico è estremamente importante e troppo spesso dato per scontato. Si tende delle volte a trascurarlo pensando che non faccia differenza indossare un pantalone piuttosto che un altro. Bisogna però fare molta attenzione e valutare l’uso che se ne fa: se prendiamo come esempio un pantaloncino, questo può avere una resa accettabile durante le ore di allenamento ma in gara, sottoposto a grande sforzo, può cedere e all’insorgere del problema sei costretto a rallentare compromettendo la tua performance e il risultato della gara.
Altre caratteristiche importanti sono la traspirazione di un materiale rispetto ad un altro, le cuciture, le forme. Insomma, non bisogna sottovalutare il tema dell’abbigliamento!

Se ti chiedessimo dei consigli per iniziare a correre da dare a chi non si è mai cimentato in questa disciplina?

Abbigliamento e scarpe giuste. Poi far le cose gradatamente (cosa che io non rispetto mai!). All’inizio è meglio evitare di partire esagerando, sia per evitare infortuni e dolori sia per abituare la mente allo sforzo e allo sport. Se si vuole iniziare a correre è bene alternare la corsa alla camminata e pian piano aumentare i minuti di corsa: la testa in questo modo si allena insieme al fisico e insieme permettono di far crescere la passione e la costanza verso la corsa.

Sperando che la tendinite (contratta durante l’ultima corsa ndr) ti dia tregua, hai già un’idea di quali saranno i prossimi eventi a cui vorrai partecipare?

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3° posto alla Rampigada Vertical di Luca Ronchi

Il primo obiettivo è quello di guarire. Poi vorrei correre ad ottobre il Vertical Mottarone e la Utlo da 34 km. In mezzo ci sarebbero altre garette che mi piacerebbe fare, ma devo vedere in base alla mia condizione fisica.

Un’ultima domanda, questa volta un po’ di parte. Com’è per un campione come te lavorare da Sportway, consigliare ogni giorno clienti più o meno esperti o veri amatori?

Mi piace essere sempre a contatto con la gente nel mondo dello sport, perché è bello vedere anche persone che si appassionano e iniziano un percorso sportivo. Una delle cose che mi fa più piacere è quando un cliente viene, mi chiede un consiglio e poi torna a dirmi che il consiglio che gli ho dato si è rivelato giusto e si è trovato bene.

Grazie mille Luca per il tuo tempo e in bocca al lupo per le tue prossime gare!