Macugnaga: giro degli alpeggi con le nuove New Balance Hierro V5

17 agosto 2020

Tempo complessivo: 2h

Distanza: 8km

Dislivello: +700m

Quante volte capita di camminare su un sentiero “appena fatto”? Questo è ciò che il CAI Macugnaga ha reso possibile ripristinando il vecchio sentiero che sale verso l’Alpe Fluh dal Centro Sportivo. Un sentiero ripido che sale tortuoso in mezzo ad una pineta e che porta in breve tempo fuori dagli alberi e di fronte al Sig. Rosa in persona, con la sua maestosa presenza.

Giornata giusta anche per provare le nuove New Balance Fresh Foam Hierro V5, avendo incontrato terra, fango, sassi (scivolosi), saliscendi ed ostacoli di tutti i tipi.

Nell’insieme un giro molto interessante, che regala quel gusto dell’esplorazione, panoramico, tecnico, faticoso ma con tratti anche in costa quasi corribili.    

Frustiamo le NB su un percorso tosto

Il percorso è sempre ben indicato ed è difficile perdere la strada. Dal centro Sportivo si prende il sentiero verso Pecetto e chiare indicazioni indicano sulla destra l’inizio del sentiero verso l’Alpe Fluh.

Salendo ci siamo goduti il terriccio morbido del sentiero appena ricreato. Le nostre New Balance hanno garantito tutto il grip necessario. Il sentiero sale e molto, quindi è meglio non farsi prendere troppo dall’entusiasmo…  (+300m in 2 km)
Usciti dal bosco abbiamo ripreso fiato e fatto qualche foto perché il panorama merita: la parete est del Monte Rosa a destra e le cascate del Tambach a sinistra.

Attenti al sasso su cui viene voglia di salire! (lo vedrete salendo…): dietro c’è uno strapiombo.
Si prosegue a mezzacosta, si attraversa l’alpe Fluh e subito dopo l’Alpe Bill e ci si congiunge con il sentiero principale del TMR (Tour del Monte Rosa) che sale dal paese. Qui non si può sbagliare e si prende a sinistra: una palina vi aiuterà nella scelta.

Buttiamo l’occhio per qualche fungo, visto che si attraversa un bel bosco di conifere, pulito e ordinato come un giardino. Ma senza fortuna: il bosco è ancora troppo secco.
Raggiungiamo l’arrivo della funivia, il tempo peggiora e comincia a piovigginare. Ma noi siamo trail runners e nemmeno ci mettiamo il para acqua.


Salendo, appena dopo il pilone della funivia, parte il sentiero verso l’Alpe Meccia. Un sentiero facile, a mezza costa e non troppo faticoso, in cui abbiamo assaporato un silenzio irreale, appena scalfito dalle nostre scarpe sul terreno. Purtroppo da qui in avanti bassa visibilità quindi niente paesaggi mozzafiato.
In un attimo siamo alla Meccia, dove due coraggiosi stavano bivaccando dopo la notte nel rifugio.

A questo punto occorre fare attenzione al sentiero che gira e sale verso sinistra: tenete le baite sulla destra e fate attenzione alle indicazioni.
Raggiungiamo dopo poco la parte più difficile e tecnica del sentiero: per questo motivo consiglio vivamente di fare l’anello in senso antiorario (Meccia e poi salita verso il Sonioberg) per evitare di fare questo pezzo in discesa.


Qui le mie NB hanno dato il loro meglio: stabili, affidabili anche sui sassi più difficili, con il grande grip che la suola Vibram offre. Godetevi quindi la salita, con la massima attenzione, fino all’ultimo rampino che è veramente ripido (ci sono anche le corde).

All’Alpe Sonioberg il tempo non migliora. Siamo bagnati e, benché sia agosto, la temperatura è intorno ai 10°C. Quindi foto, sorso d’acqua, attenzione al sentiero che sembra non essere segnato all’inizio e giù in picchiata fino al Bill e poi al paese sul TMR.

Le NB ottime anche in discesa. Una discesa ripida, abbastanza tecnica (gradoni e pietre) e mista (sassi bagnati, terra, legno, fango), su cui è necessario avere fiducia nelle scarpe per andare spediti e godersi la velocità.


Una volta in paese ci concediamo un paio di Km in (semi) piano per sgranchire le gambe. E le mie Hierro v5 di New Balance stupiscono per la versatilità garantendo, anche su asfalto ed in piano, una corsa piacevole ed efficace. Chiaramente occorre precisare che si tratta di scarpe morbide e con una pianta ampia, quindi non mettetele per i 100 metri…

Per concludere, sulle NB e sull’uscita.

Grande miglioramento e leggero cambio di stile per queste V5 rispetto alle precedenti edizioni. Sono robuste (ci ho già fatto più di 200Km e la scocca superiore è ancora perfetta), affidabili su tutti i fondi (anche grazie alla suola Vibram), morbide al punto giusto, senza sacrificare troppo la precisione. Per finire sono comode e dal design azzeccato (ok, è una questione personale). Unico lato negativo del grande grip è la relativa velocità con cui la suola si consuma. Ma sono due facce della stessa medaglia.

Sul percorso posso solo ribadire il fascino di correre su un sentiero “nuovo”, in una delle vallate più belle dell’Ossola (e forse d’Italia), tra pinete, faggete cascate e alpeggi, con un panorama stupendo sempre dietro l’angolo.

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Indirizzi utili: Macugnaga – Monterosa