Ippoterapia

Ippoterapia. Parlando di cavalli, oltre che delle pura e semplice equitazione, è doveroso soffermarsi anche a parlare di ippoterapia. Essa è un metodo terapeutico che assolve ed amplifica i prinicipi fondamentali della pratica psicomotoria. Grazie all’ippoterapia si attiva una relazione terapeutica guidata e finalizzata, con il tramite del cavallo.

L’ippoterapia è rivolta a tutte le persone, di qualsiasi età, con problematiche psichiche e/o fisiche e/o relazionali, che possano trarre beneficio da tale attività.

L’ippoterapia indica un modello curativo che utilizza il movimento multidimensionale dell’animale e le risposte di adattamento dei pazienti, che in questo modo ricevono benefici sia fisici, che emotivo-affettivi.

Già Ippocrate (460 a.C.) parlava del benefico ritmo del cavallo, mentre nel XVII sec. era ben conosciuto il suo uso per migliorare lo stato fisico-psichico. In epoca moderna l’ippoterapia è entrata di diritto nella sfera delle applicazioni terapeutiche.

Normalmente vengono organizzati programmi individuali, verificati anche con gli specialisti di riferimento.

Sono fondamentali la continua valutazione dello stato psicofisico e comportamentale del cavallo, l’idoneità del personale e quello degli spazi di lavoro.

Gli specialisti dell‘ippoterapia possiedono una preparazione professionale complessa, poichè devono assolvere compiti delicati:

  • elargire cure e, di conseguenza, sapere quali e come sono gli interventi che, attraverso il cavallo, possano esser applicati per risolvere problemi di postura, di equilibrio, di deficit motori etc.
  • capire i bisogni, le ansie, i desideri per poter raggiungere gli obiettivi
  • creare un setting piacevole in costante equilibrio tra il ludico-ricreativo ed il terapeutico-riabilitativo
  • essere un riferimento pedagogico
  • preparare i cavalli ad un lavoro delicato, preciso e continuo
  • assumere il ruolo di istruttore di equitazione, per insegnare la massima integrazione tra cavaliere e destriero.

Il tutto sempre tramite l’energia positiva del gioco.