Crazy Idea – la fantasia nello sportwear
Quando Valeria Colturi praticava sport immersa tra i bellissimi panorami a Bormio, oltre a concentrarsi sulla disciplina, pensava a quanto tutti i suoi compagni sembrassero uguali, omologati. Stesse divise, stessi tessuti, stessi colori. Un po’ come le sue bambole, alle quali disegnava dei vestiti tutti nuovi perché non amava l’idea che fossero come quelle di tutte le altre.
È da lì, dai vestiti delle sue bambole e dall’amore per lo sport che nasce in Valeria la Crazy Idea di inventare qualcosa di nuovo. Un’idea però che le richiede un grosso impegno e dedizione: ricerca di materiali e tessuti che potessero combinare le caratteristiche di qualità e originalità, abbinamenti “stravaganti” ma armonici e la voglia continua di cercare e sperimentare.
E così è nato il marchio Crazy Idea che fa della fantasia la sua più importante parola chiave. I prodotti della linea Crazy Idea sono amati da tantissimi sportivi e si possono trovare in 150 negozi tecnici d’Italia, compresi ovviamente gli store Sportway!
Trovate Crazy Idea on line sul nostro shop e nei nostri negozi!
Fast & light, la filosofia Crazy Idea
Ognuno è libero, nel rispetto degli altri, di frequentare la montagna come preferisce. Crazy Idea è convito di questo presupposto e pertanto in fase di ideazione di ogni prodotto si pensa ad ogni tipo di amatore della montagna, da quello più esperto sino a quello che sta muovendo i primi passi. L’esigenza comune a tutti questi sportivi è quella di sentirsi bene con se stessi e quello che indossano.
Crazy Idea propone ottimi accessori, realizzati con i migliori tessuti dalle linee e soluzioni originale pensato per donare uno stile unico che differenzi ogni singolo individuo.
Il Made in Italy di Crazy Idea
Il brand Crazy Idea è completamente ed orgogliosamente made in Italy, o per essere più precisi, “made” in valle. Tutti i prodotti sono personalmente creati dalla titolare del brand Valeria Colturi e dalla sua azienda famigliare.
I tessuti utilizzati provengono da aziende attente al bisogno e rispetto delle persone; il tessuto “endurance” è stato ideato e testato direttamente da Crazy e viene prodotto solo per il brand.
Fantasia, creatività e curiosità: questo e molto altro è Crazy Idea!
Spalding Basket NBA – Nuovi arrivi da Sportway
Nei nostri store sono arrivati gli ultimi prodotti dedicati agli appassionati del basket firmati Spalding Basket NBA. Altissima qualità e prestazioni a livelli massimi tanto che la nazionale italiana di basket veste Spalding.

Dietro ad un così grande successo c’è, come sempre, tanta storia fatta di lavoro e impegno. Una storia partita nel 1817 e che vogliamo raccontarvi perché la nostra passione per lo sport ha radici davvero profonde. Prima di arrivare al basket la Spalding ha rivoluzionato il mondo del baseball, lo sapevate? Non vogliamo però svelarvi troppo: buona lettura!
Spalding Basket NBA – la storia
Albert Goodwill Spalding nel 1870 era un giovanotto americano dal grande talento per il baseball che lo portò a giovare per i Boston Red Stockings. Il suo talento non era solo rivolto alla pratica dello sport ma anche al suo studio tanto che era solito inventare e ideare palline che provava e testava durante i match. L’interesse nella produzione di questo tipo di attrezzatura lo portò a fondare nel 1876 la A.G. Spalding & Brothers Sporting Goods Store a Chicago e i suoi prodotti furono adottati dalle leghe più alte del baseball.
Una vera e propia rivoluzione fu segnata dall’invenzione del guantone da baseball, una protezione essenziale divenuta simbolo di questa disciplina che fino al 1877 non era mai esistita tanto che il baseball si praticava a mani nude.

Il successo e le competenze acquisite nel gioco del baseball portarono l’azienda a pubblicare il primo “Official Rules Guide for Baseball” (Guida ufficiale alle regole del baseball)
Un’altra invenzione – la palla da football
Nel 1887 l’interesse della Spalding cominciò a spostarsi anche verso altri sport e anche qui non mancarono i primati. Venne ideata la prima palla da football americano con una perfetta fattura in termini di materiali e lavorazione.
Spalding entra nel mondo del basket
Fu lo stesso Dr. James Naismith, il creatore del basketball a chiedere, nel 1894, a A.G. Spalding di creare la prima palla da basket. La palla Spalding venne inserita tra le regole ufficiali del gioco del basket con la dicitura “The ball made by A.G. Spalding & Bros. shall be the official ball” (La palla di A.G Spalding & Bros. è la palla ufficiale del gioco del basket).
A questo seguirono altri primati nella pallavolo, nel baseball, nel golf (con l’invenzione del Kros-Flite, il liquido contenuto nelle palline)
L’NBA adottò ufficialmente i palloni Spalding nel 1983 e nel 1997 fece lo stesso la WNBA. Nel 2001, dopo 20 mesi di test, Spalding ha lanciato il primo pallone con il sistema di Micro Pump integrato.
Fino ad oggi la storia di Spalding è stata un susseguirsi di grandi successi e riconoscimenti dovuti, prima di tutto, al grande lavoro di progettazione e sviluppo dietro ogni singolo prodotto. Un pallone che, quindi, porta con se una grandissima storia e la garanzia di prodotto scelto dai campioni!
Meht 2019 – Il racconto di una giornata di sport
Lo scorso 27 luglio 2019 si è corsa la seconda edizione dell’Hoka One One Monterosa Est Himalayan Trail (MEHT). Tra i partecipanti Franco Collè era l’uomo più atteso, e non ha deluso le aspettative. Il valdostano Franco Collè del team Hoka Italia, unico doppio vincitore del Tor Des Geants, ha vinto la competizione al cospetto della parete Est del Monte Rosa presentandosi a Macugnaga, dopo aver corso e dato spettacolo nei 60km previsti del tracciato con 4500m D+, in 8h09’37”. Al femminile, successo per la spagnola Estelita Santin Fernandez che ha concluso in 10h52’22”.
Il maltempo che era stato previsto non si è fatto attendere e ha costretto gli organizzatori ad annullare la gara nella parte più alta e difficile e le due distanze più lunghe da 38 e 60 chilometri sono state sospese, radunando i partecipanti che non erano ancora transitati riportandoli in sicurezza all’arrivo.

La manifestazione, organizzata da Sport Pro-Motion asd, società organizzatrice anche di Nexia Audirevi Lago Maggiore Half Marathon e Sportway Lago Maggiore Marathon, ha scelto un posto unico in Europa per far vivere un’emozione senza precedenti. Gli atleti, tra i quali tantissimi stranieri provenienti da oltre 20 nazioni, hanno potuto ammirare il salto di 2500 metri, dal ghiacciaio del belvedere fino alla Punta Dufour a 4634 mslm, con il passaggio sulla diga di Mattmark/Saas Almagell e scollinamento al Passo del Monte Moro.
Il podio del Meht 2019
Alle spalle del fuoriclasse Franco Collè troviamo Stefano Ruzza ben distanziato in 8h50’51” e Carlo Bonnet, terzo, in 9h25’59” mentre non ha concluso la gara Giulio Ornati, il vincitore del Meht 2018 e consulente tecnico per il percorso di questa seconda edizione 2019. Per la gara femminile secondo posto per Chiara Innocenti in 12h07’58” e terzo invece per la britannica Jenny Rice in 12h20’40”.
“Per me la montagna è tutto, ben vengano questi trail dove c’è montagna vera a 360 gradi. Sentieri molto tecnici fin da subito e stamattina uno spettacolo, strupenda la parete Est e il Rosa davanti. Pomeriggio purtroppo si è annuvolato ed è arrivata la pioggia, ma lo sapevamo. La prima parte è straordinaria, ma la seconda non va sminuita. Mi avevano preavvertito dicendomi che sarebbe andata via liscia, invece è affascinante anche questa seconda parte. Tornerò senz’altro per farmela con il sole.”
Francesco Collé al taglio del traguardo del Meht 2019
Come previsto oltre alla gara principale da 60Km si sono corse anche altre quattro distanze che hanno consentito la presenza totale di circa 600 atleti. Nella 15K (100m D+) successo per Fabio Falconi in 1h27’59” e tra le donne per Priscilla Rigo in 1h53’27”, la 23K (1600m D+) con un percorso che passava sotto la parete EST del Monte Rosa è stata dominata dal favorito Mattia Bertoncini, bronzo ai mondiali 2018 di Skyrunning U23 e astro nascente della nazionale under 23. Ha vinto in 2h30’17” mentre al femminile primo posto per Anna Cremonesi in 3h40’55”.

Ancora si è disputata la 38K (2900m D+) che presentava un percorso tecnico che consentiva di assaggiare l’imponenza dei “4.000 svizzeri”. In questa distanza primo posto per Riccardo Montani in 4h49’43”, tra le donne si è imposta Cecilia Pedroni con 6h13’41”. Si è disputata per la prima volta anche la staffetta 38K+22K (2900 m + 1600 m D+), in questo caso primo posto per il team composto da Singenberger Martino – Dorici Enea in 8h55’34”.
Borracce in alluminio: non solo nello sport!
Il tema della sostenibilità, riduzione agli sprechi e attenzione all’ecologia è oggi più che mai al centro dell’attualità. In questi anni il problema del surriscaldamento globale e dell’esaurimento delle risorse si è fatto veramente rilevante e governi e nazioni si stanno muovendo al fine di attuare manovre che possano davvero cambiare, o almeno rallentare, il problema.
Il mondo dello sport non ha mancato di porre l’attenzione al tema dell’ecologia, offrendo prodotti realizzati con materiali e tessuti sostenibili e intere line “bio”. Una cosa che il “mondo comune” ha preso in adozione da quello sportivo è la borraccia in alluminio, da sempre alleata degli escursionisti e da sempre associata alle attività sportive indoor o outdoor.
Vista la nostra esperienza nel mondo dello sport e dato che il tema della sostenibilità ci sta molto a cuore, vogliamo parlarvi oggi delle borracce in alluminio che potete trovare nei nostri negozi, di alta qualità e di diverse capienze e forme, per incontrare tutte le esigenze dei nostri clienti.
Borracce in alluminio Ferrino

Ferrino è un marchio che produce attrezzature sportive dedicate all’alta montagna di altissima qualità. Da sempre attenta allo studio dei materiali e all’elaborazione di nuove tecnologie, Ferrino è nata a Torino nel 1870 dall’intuizione di Cesare Ferrino di impermeabilizzare i tessuti. Divenuto famoso per tende e accessori di alpinismo, Ferrino ha collezionato tantissimi record e partnership con grandissimi sportivi.
Le borracce Ferrino sono realizzate in alluminio in diverse misure di capacità. Hanno un tappo a vite che permette la completa impermeabilità e impedisce la fuoriuscita del liquido e son sempre dotate di moschettone e, per alcuni modelli, di custodia e tracolla.

Atlasware ha iniziato la produzione di bottiglie in alluminio nei primi anni 2000 e dopo soli sei mesi dal lancio del primo modello sul mercato erano già state vendute più di un milioni di bottiglie. Ingegneria tedesca e materiali di alta qualità hanno permesso ad Atlasware di realizzare un prodotto adatto alle esigenze di tutti. La borraccia inoltre permette di mantenere fredde o calde le bevande a lungo senza far disperdere la temperatura all’esterno.
Alcuni dati sul consumo della plastica
In un recente articolo de “Il fatto alimentare” è stato analizzato l’impatto ecologico che la plastica prodotta dalle bottiglie e bottigliette ha sul pianeta.
In Italia ogni cittadino beve in media 224 litri di acqua minerale ogni anno. Provate a pensarci per un attimo: si tratta di 37 cestelli da sei bottiglie da un litro. […] L’80% circa degli italiani butta nel cestino dei rifiuti quattro bottiglie di plastica di acqua minerale ogni settimana.
Il fatto alimentare
La scelta di utilizzare la borraccia rientra dunque nella categoria di quei “piccoli gesti quotidiani” che possono davvero contribuire a cambiare le sorti del mondo.
Adidas Hardwire Pack – La nuova collezione
Adidas ha lanciato l’Hardwire Pack, la nuova collezione che propone una sorprendente rivisitazione cromatica dei modelli Copa, Nemeziz, Predator e X. Stessa qualità e prestazioni inalterate, quello che cambia e non passa inosservato sono sicuramente i colori scelti, per questa serie, in verde acceso, acqua e magenta.
Colori audaci che affermano il marchio ai piedi di alcuni tra i più grandi campioni come Pogba, Dybala, Salah e Messi che le hanno già calzate nelle prime partite che anticipano la nuova stagione calcistica in attesa del primo fischio del campionato.
Adidas Nemeziz Hardwire Pack Adidas Predator Hardwire Pack Adidas Copa Hardwire Pack Adidas X Hardwire Pack
Estetica audace e accattivante e la promessa delle caratteristiche inalterate di qualità garantite da Adidas.
Nike, capsule collection con Cody Hudson da Sportway
All’interno del progetto Nike Running’s A.I.R (artist in residence) il brand ha intensificato il legame con le arti grafiche decidendo di affidare al genio di Cody Hudson la firma di una nuova capsule collection. Si intende “capsule collection” il fenomeno, molto in voga tra i grandi brand negli ultimi anni, di realizzare un numero limitato di capi firmati da grandi nomi della moda, dell’arte o del life-style e distribuirli nei più importanti store del mondo. Con questa collezione in particolare, Nike ha voluto creare una linea che comprendesse prodotti dall’aspetto contemporaneo, giocoso ed energico.

Chi è Cody Hudson, l’artista
Cody Hudson è un artista di Chicago, noto nell’arte per i sui lavori di graphic design firmati anche sotto il nome di Struggle Inc. Le sue opere sono famose in tutto il mondo e sono state esposte in musei e gallerie americane, europee e giapponesi.
Cody Hudson per Nike
Per la collaborazione con Nike, Hudson ha voluto pensare ad un progetto artistico raffinato e deciso. Il suo design concettuale prende vita attraverso colori audaci come il giallo acceso, una grafica semplice e un testo pulito creando così un ensable moderno da dedicare ai corridori di oggi. È la perfetta espressione dell’arte di Hudson che vuole enfatizzare forme e colori organici.
“Il motivo del cerchio per me riguarda il costante moto e movimento, che è lontano però dall’essere perfetto. Le forme piene e grafiche sono pensate per essere astratte e concettualmente aperte così da lasciare all’osservatore il compito di dargli un significato”
Cody Hudson
La collezione Nike da Sportway
Nei nostri store di Gravellona Toce e Novara è possibile provare ed acquistare la collezione limitata firmata da Cody Hudson. Scarpe, calzini, t-shirt e canotta: tutta la linea per chi vuole regalarsi un pezzo da collezione.
Le t-shirt sono realizzate in tessuto leggero e traspirante con tecnologia Dri-fit che trasporta parte del sudore dalla pelle alla superficie del tessuto per una rapida evaporazione. Le calze sono pensate per i runner che cercano una perfetta sensazione di “piede nudo”, realizzate in tessuto mesh per pelle fresca e asciutta. Il sottopiede è realizzato con maggior filato per un morbido sostegno a ogni passo.
L’iconica Nike Air Zoom Pegasus 36 in questa collezione è stata aggiornata con ulteriori inserti traforati per una maggiore freschezza. La tomaia in engineered mesh e materiale sintetico offre una traspirabilità mirata nei punti più caldi. La linguetta e la porzione di collare sul tallone, più sottili, riducono l’ingombro senza compromettere il comfort, mentre i cavi Flywire esposti assicurano una calzata confortevole quando la velocità aumenta.
Energie Sport Club Cameri – Partner Sportway
Nato nel 1993 dalla passione di un fruppo di amici e professionisti del mondo del fitness, a distanza di 25 anni Energie si propone ancora quale punto di riferimento del wellness inteso come stile di vita.
Cosa significa infatti “wellness”? Immaginate di essere in forma quanto basta per riuscire a fare quel che vi piace senza sforzi, di poter gestire lo stress senza esserne travolti, affrontare il cibo come un sano piacere e non come una quotidiana ossessione, integrare la vostra vita settimanale con dell’attività fisica: tutto questo signidica lavorare al miglioramento della qualità della bostra vita, in una parola, wellness.
Per Energie questa è una vera e propria filosofia che potrete facilmente approcciare attraverso le attività svolte nella struttura e grazie agli istruttori qualificati che compongono lo staff.
Energie Sport Club Cameri – contatti
Il centro sportivo Energie si trova in Via F. Baracca, 74 a Cameri NO.
Telefono: 0321-517661
E-mail: info@sportcube.it