FREE RIDE e SCI ALPINISMO IN SICUREZZA

Nella pratica del free ride o nelle uscite di sci alpinismo, la sicurezza deve essere messa in primo piano e l’A.R.T.VA, la pala e la sonda da valanga di ORTOVOX sono gli attrezzi che non devono assolutamente mancare nello zaino.

Durante un’uscita in neve fresca la sicurezza individuale e di tutto il gruppo può dipendere da questi attrezzi e dal livello di allenamento al loro corretto utilizzo.

Analizziamo, dunque, ogni singolo accessorio che compone un perfetto Safety Kit System.

  • Pala BEAST

Pala versatile, leggera, ottimale rapporto volume asporto /dimensioni stivaggio

Con un peso di soli 580 grammi, materiali pregiati e grande cura dei dettagli la BEAST è un campione di versatilità che non può mancare in ogni gita di scialpinismo!

Piccola, compatta ed efficiente: la nuova BEAST è una pala da valanga leggera e ben concepita, adatta sia per i principianti che per esperti. Grazie alla sua lunghezza manico di 83 cm e al volume d’asporto di 2.3, litri la BEAST possiede le dimensioni ideali per lavorare in modo efficiente per le esigenze di un autosoccorso efficace.

Materiali pregiati, alti bordi laterali e una nervatura centrale pronunciata assicurano contemporaneamente la rigidità torsionale e la stabilità necessaria. La lama tagliente a profilo incidente garantisce una prestazione ottimale. Altri benefit sono la facilità di stivaggio della benna provvista di dispositivo antiscivolo, manico telescopico con dispositivo di sgancio, impugnatura a T con possibilità di regolazione per mancini e destrimani.

  • Sonda ALU 240 PFA

La sonda semi professionale leggera, maggiorata nel diametro e nel cavo di collegamento degli elementi e con sistema di tensionamento veloce PFA. Il miglior compromesso per gli appassionati più esperti e che curano la sicurezza.

Nelle situazioni d’emergenza velocità, affidabilità e precisione sono la cosa più importante. Ecco che il sistema di tensionamento PFA consente di aprire la sonda direttamente dal suo astuccio ed estenderla rapidamente con un unico movimento. Il cavo di collegamento degli elementi è in acciaio per un’affidabilità totale nel tempo.

Per determinare la profondità di sepoltura e facilitare le successive operazioni di scavo, tutte le sonde Ortovox sono dotate di un’INDICAZIONE NUMERICA ben leggibile e di un chiaro segno di 1 METRO. Il segmento più basso in arancione neon segnala la vicinanza del sepolto durante le operazioni di scavo. L’IMPUGNATURA IN GOMMA di ALU 240 PFA permette di utilizzare la sonda anche senza guanti. Il diametro decisamente più ampio di un elemento della sonda consente di penetrare meglio nella neve.

  • Zaino HAUTE ROUTE 32

Attraverso l’impiego del filato in poliammide Cordura® e del poliammide 420D Oxford a doppio strato privo di PFC, l’HAUTE ROUTE 32 risulta estremamente resistente all’abrasione. Inoltre il rivestimento in PU di tutti i tessuti rende il materiale idrorepellente.

Le cinghie di controllo del carico e il sistema dorsale ergonomico O-FLEX-2 con stabilizzatore a S integrato ed un’imbottitura ampia a bassa densità, garantiscono una vestibilità ottimale, distribuendo il peso in modo uniforme tra i fianchi e le spalle copiando e aderendo perfettamente alla schiena.

L’elevata reale capienza dell’HAUTE ROUTE 32 permette di portare con sé tutta l’attrezzatura necessaria. Grazie al pratico accesso dall’alto e posteriore dallo schienale ed allo spazioso comparto principale, l’attrezzatura è sempre accessibile e a portata di mano. Il comparto di sicurezza separato garantisce un accesso rapido all’attrezzatura d’emergenza. La corda può essere velocemente fissata ed estratta direttamente dall’esterno.

Oltre al fissaggio per le viti da ghiaccio, per due piccozze da ghiaccio con astuccio per tenere al sicuro, stabili ed ordinate le due becche, per i bastoncini e alla rete di fissaggio del casco sono disponibili dispositivi di fissaggio aggiuntivi ad es. per lo snowboard.

Gli sci possono essere fissati allo zaino da scialpinismo lateralmente in modo classico o in senso diagonale. Completano lo zaino una tasca per le mappe e una per gli oggetti da avere a portata di mano.

Come in tutta la linea di zaini ORTOVOX sulla cinghia pettorale si trova il fischietto di emergenza, le cinghie di compressione laterali per ridurre il volume dello zaino qualora semi vuoto, un colore brillante dei tessuti interni che aiuta a visualizzare velocemente il contenuto, la rappresentazione grafica dei segnali di emergenza in caso di soccorso elitrasportato, la predisposizione per le sacca idrica e l’astuccio trasparente per l’EMERGENCY CARD, il cartellino idrofobo che, in caso di necessità, fornisce informazioni sull’infortunato affinché possa essere trattato in modo più veloce ed efficiente. 

Disponibile anche nella versione più corta di 7 cm. 30S per stature uomo-donna ridotte.

  • Sacco bivacco BIVY ULTRALIGHT

Sacco da bivacco leggerissimo e minimalista per 1 -2 persone

Un improvviso cambiamento delle condizioni atmosferiche, un evento imprevisto oppure una notte non pianificata in montagna: un sacco da bivacco ti protegge e non dovrebbe mai mancare in ogni equipaggiamento base di uno scalatore alpino.

Il sacco da bivacco BIVY ULTRALIGHT è l’ideale per tutti coloro che praticano responsabilmente la montagna ma prestano attenzione a ogni grammo: pesa appena 150 grammi e ha minime dimensioni di stivaggio.

Il BIVY ULTRALIGHT è indicato per una o due persone, protegge dal vento e, grazie al rivestimento PU, è anche anti acqua e anti macchia. Il rivestimento argentato all’interno riflette il calore ed isola il corpo.

Il piccolo sacco da bivacco sostituisce le classiche coperte termiche di emergenza usa e getta ed è pensato per durare a lungo. Un’azione ancora più responsabile nei confronti anche dell’ambiente.

Kit primo soccorso ROLL DOC MINI

Kit di primo soccorso leggero e ben strutturato per le gite di un giorno.

Il contenuto del kit è chiaramente suddiviso in due comparti. Dalla coperta termica alle bende e compresse di garza fino alla forbice: nel FIRST AID ROLL DOC MINI si trova l’equipaggiamento base per il primo soccorso.

Illustrazioni e diciture informano sul contenuto di ogni comparto e danno consigli su come assistere correttamente. Nel primo comparto si trovano anche il cartellino d’emergenza ORTOVOX, che fornisce agli operatori di primo soccorso le informazioni base per avvisare le persone di contatto in una situazione d’emergenza, per far scattare le chiamate d’emergenza e per avere dei dati sugli infortunati. Sul cartellino d’emergenza sono infatti segnati allergie, malattie, dati di contatto e dati personali.

Neve fresca sì, ma in sicurezza.

Il richiamo della polvere. E’ questo che attira più di tutto gli amanti del fuori pista e della neve fresca.

Sapere dove si trova la neve migliore e più divertente è certamente il sogno di chi pratica freeride o sci alpinismo, ma ciò non significa trascurare la sicurezza durante le escursioni in montagna.

Quando si organizza una gita o una sciata in montagna, infatti, non bisogna mai escludere completamente il pericolo valanghe, come ci ricordano le guide alpine del team Ortovox.

PAROLA D’ORDINE: PIANIFICARE

In montagna, soprattutto quando si esce dalle zone battute o delimitate, non va mai escluso il pericolo valanga: è per questo motivo che bisognerebbe sempre pianificare la propria escursione, che sia a piedi o con gli sci, riducendo così al minimo i rischi.

Consultare il bollettino valanghe e meteo, avere una cartina topografica a portata di mano, informarsi sui contatti dei rifugi in zona, oltre naturalmente ad appoggiarsi alle guide alpine del posto, sono alcuni degli accorgimenti che sarebbe opportuno tenere in considerazione, prima di cimentarsi in uscite in zone non battute. Resta poi indispensabile ed obbligatorio l’utilizzo dell’attrezzatura di sicurezza , ovvero Artva, pala e sonda e, se possibile, il dispositivo ABS, grazie al cui volume si riesce a riemergere dalla neve che ricopre chi viene investito da una valanga.

Tutto questo accompagnato da un sano buonsenso: non c’è attrezzatura al mondo che possa garantire sicurezza al 100% e solo il comportamento del singolo può ridurre i rischi.

PREPARIAMO LO ZAINO

Nella pratica del free ride o nelle uscite di sci alpinismo, la sicurezza deve essere messa in primo piano e l’A.R.T.VA, la pala e la sonda da valanga di ORTOVOX sono gli attrezzi che non devono assolutamente mancare nello zaino e che compongono il perfetto Safety Kit System, sia esso acquistato o noleggiato.

Durante un’uscita in neve fresca la sicurezza individuale e di tutto il gruppo può dipendere da questi attrezzi e dal livello di allenamento al loro corretto utilizzo.

VALANGHE: PERCHE’?

La maggior parte delle vittime da valanga è responsabile del distacco della valanga che li ha travolti!

La classica valanga dello sciatore è quella a lastroni, determinata per lo più dalla coesione della neve, dalla presenza di uno strato di neve debole e da un carico di pendenza maggiore del 30%.

Il sovraccarico su di un pendio, causato per es. da una caduta, da un salto o dalla presenza di più persone in uno stesso punto, oppure il soffiare di vento forte, aumenta a dismisura la possibilità che si distacchi una lastra di neve, causando una valanga.

Per questo motivo, prima di affrontare un’uscita in zone non battute, sarebbe opportuno verificare che ci siano le condizioni favorevoli:

  • bonaccia o vento debole
  • temperature di poco inferiori ai 0°C. soprattutto all’inizio della nevicata
  • pioggia che diventa neve
  • manto di neve vecchia irregolare, ben consolidata.

Al contrario, condizioni sfavorevoli, che possono dare origine a valanghe sono:

  • vento forte (50 km/h)
  • temperatura molto al di sotto dello 0°
  • neve vecchia omogenea, soffice e poco consolidata

AIUTO: IL MIO COMPAGNO E’ RIMASTO SOMMERSO!

Ma cosa fare se qualcuno rimane travolto dalla valanga? Bisogna, prima di tutto, fare in modo che paura e stress non la facciano da padroni. Solo mantenendo la calma è, infatti, possibile prendere le decisioni giuste che possano salvarci la vita.

Come prima cosa è indispensabile che tutte le persone che non sono state travolte impostino il loro ARTVA su RICERCA e diano immediatamente l’allarme, prima di scandagliare il terreno con pala e sonda.

Se il ricercatore è da solo, dopo aver verificato se dalla neve appare parte dell’attrezzatura o del corpo del compagno travolto,  deve iniziare la ricerca camminando a zig zag nella zona circostante e mantenendo il proprio dispositivo ARTVA orizzontale davanti al corpo.

Qualora, invece, i cercatori fossero in due o più persone, va effettuata una ricerca parallela, mantenendo una distanza di circa 20 mt. tra loro e di 10 mt. dal bordo della valanga stessa.

Una volta identificato un raggio di circa 5 mt., il soccorritore deve muoversi lentamente e con accortezza e deve tenere il dispositivo ARTVA il più possibile vicino alla neve senza ruotarlo, così da non falsare la direzione dell’antenna.