Ossola. Scialpinismo senza confini.

Ossola. Scialpinismo senza confini“. E’ il titolo della nuova guida scritta a tre mani

da Giancarlo Zucchi, Riccardo Vairetti e Gabriele Tartari, che sarà presentato sabato 5 marzo alle ore 18.00 presso il megastore Sportway di Gravellona Toce.

Per descrivere le dimensioni di questa guida bastano poche parole: finita la loro fatica, gli autori si sono accorti che non sarebbe stato sufficiente un solo volume me ne sarebbero serviti ben tre!

Sabato 5 marzo sarà presentato il primo volume dedicato alla valle Strona, valle Anzasca e valle Antrona: ben 132 itinerari nati da anni passati sulla neve a macinare dislivelli, valle per valle.

Una bella occasione per tutti gli appassionati di scialpinismo e delle nostre montagne.

FREE RIDE e SCI ALPINISMO IN SICUREZZA

Nella pratica del free ride o nelle uscite di sci alpinismo, la sicurezza deve essere messa in primo piano e l’A.R.T.VA, la pala e la sonda da valanga di ORTOVOX sono gli attrezzi che non devono assolutamente mancare nello zaino.

Durante un’uscita in neve fresca la sicurezza individuale e di tutto il gruppo può dipendere da questi attrezzi e dal livello di allenamento al loro corretto utilizzo.

Analizziamo, dunque, ogni singolo accessorio che compone un perfetto Safety Kit System.

  • Pala BEAST

Pala versatile, leggera, ottimale rapporto volume asporto /dimensioni stivaggio

Con un peso di soli 580 grammi, materiali pregiati e grande cura dei dettagli la BEAST è un campione di versatilità che non può mancare in ogni gita di scialpinismo!

Piccola, compatta ed efficiente: la nuova BEAST è una pala da valanga leggera e ben concepita, adatta sia per i principianti che per esperti. Grazie alla sua lunghezza manico di 83 cm e al volume d’asporto di 2.3, litri la BEAST possiede le dimensioni ideali per lavorare in modo efficiente per le esigenze di un autosoccorso efficace.

Materiali pregiati, alti bordi laterali e una nervatura centrale pronunciata assicurano contemporaneamente la rigidità torsionale e la stabilità necessaria. La lama tagliente a profilo incidente garantisce una prestazione ottimale. Altri benefit sono la facilità di stivaggio della benna provvista di dispositivo antiscivolo, manico telescopico con dispositivo di sgancio, impugnatura a T con possibilità di regolazione per mancini e destrimani.

  • Sonda ALU 240 PFA

La sonda semi professionale leggera, maggiorata nel diametro e nel cavo di collegamento degli elementi e con sistema di tensionamento veloce PFA. Il miglior compromesso per gli appassionati più esperti e che curano la sicurezza.

Nelle situazioni d’emergenza velocità, affidabilità e precisione sono la cosa più importante. Ecco che il sistema di tensionamento PFA consente di aprire la sonda direttamente dal suo astuccio ed estenderla rapidamente con un unico movimento. Il cavo di collegamento degli elementi è in acciaio per un’affidabilità totale nel tempo.

Per determinare la profondità di sepoltura e facilitare le successive operazioni di scavo, tutte le sonde Ortovox sono dotate di un’INDICAZIONE NUMERICA ben leggibile e di un chiaro segno di 1 METRO. Il segmento più basso in arancione neon segnala la vicinanza del sepolto durante le operazioni di scavo. L’IMPUGNATURA IN GOMMA di ALU 240 PFA permette di utilizzare la sonda anche senza guanti. Il diametro decisamente più ampio di un elemento della sonda consente di penetrare meglio nella neve.

  • Zaino HAUTE ROUTE 32

Attraverso l’impiego del filato in poliammide Cordura® e del poliammide 420D Oxford a doppio strato privo di PFC, l’HAUTE ROUTE 32 risulta estremamente resistente all’abrasione. Inoltre il rivestimento in PU di tutti i tessuti rende il materiale idrorepellente.

Le cinghie di controllo del carico e il sistema dorsale ergonomico O-FLEX-2 con stabilizzatore a S integrato ed un’imbottitura ampia a bassa densità, garantiscono una vestibilità ottimale, distribuendo il peso in modo uniforme tra i fianchi e le spalle copiando e aderendo perfettamente alla schiena.

L’elevata reale capienza dell’HAUTE ROUTE 32 permette di portare con sé tutta l’attrezzatura necessaria. Grazie al pratico accesso dall’alto e posteriore dallo schienale ed allo spazioso comparto principale, l’attrezzatura è sempre accessibile e a portata di mano. Il comparto di sicurezza separato garantisce un accesso rapido all’attrezzatura d’emergenza. La corda può essere velocemente fissata ed estratta direttamente dall’esterno.

Oltre al fissaggio per le viti da ghiaccio, per due piccozze da ghiaccio con astuccio per tenere al sicuro, stabili ed ordinate le due becche, per i bastoncini e alla rete di fissaggio del casco sono disponibili dispositivi di fissaggio aggiuntivi ad es. per lo snowboard.

Gli sci possono essere fissati allo zaino da scialpinismo lateralmente in modo classico o in senso diagonale. Completano lo zaino una tasca per le mappe e una per gli oggetti da avere a portata di mano.

Come in tutta la linea di zaini ORTOVOX sulla cinghia pettorale si trova il fischietto di emergenza, le cinghie di compressione laterali per ridurre il volume dello zaino qualora semi vuoto, un colore brillante dei tessuti interni che aiuta a visualizzare velocemente il contenuto, la rappresentazione grafica dei segnali di emergenza in caso di soccorso elitrasportato, la predisposizione per le sacca idrica e l’astuccio trasparente per l’EMERGENCY CARD, il cartellino idrofobo che, in caso di necessità, fornisce informazioni sull’infortunato affinché possa essere trattato in modo più veloce ed efficiente. 

Disponibile anche nella versione più corta di 7 cm. 30S per stature uomo-donna ridotte.

  • Sacco bivacco BIVY ULTRALIGHT

Sacco da bivacco leggerissimo e minimalista per 1 -2 persone

Un improvviso cambiamento delle condizioni atmosferiche, un evento imprevisto oppure una notte non pianificata in montagna: un sacco da bivacco ti protegge e non dovrebbe mai mancare in ogni equipaggiamento base di uno scalatore alpino.

Il sacco da bivacco BIVY ULTRALIGHT è l’ideale per tutti coloro che praticano responsabilmente la montagna ma prestano attenzione a ogni grammo: pesa appena 150 grammi e ha minime dimensioni di stivaggio.

Il BIVY ULTRALIGHT è indicato per una o due persone, protegge dal vento e, grazie al rivestimento PU, è anche anti acqua e anti macchia. Il rivestimento argentato all’interno riflette il calore ed isola il corpo.

Il piccolo sacco da bivacco sostituisce le classiche coperte termiche di emergenza usa e getta ed è pensato per durare a lungo. Un’azione ancora più responsabile nei confronti anche dell’ambiente.

Kit primo soccorso ROLL DOC MINI

Kit di primo soccorso leggero e ben strutturato per le gite di un giorno.

Il contenuto del kit è chiaramente suddiviso in due comparti. Dalla coperta termica alle bende e compresse di garza fino alla forbice: nel FIRST AID ROLL DOC MINI si trova l’equipaggiamento base per il primo soccorso.

Illustrazioni e diciture informano sul contenuto di ogni comparto e danno consigli su come assistere correttamente. Nel primo comparto si trovano anche il cartellino d’emergenza ORTOVOX, che fornisce agli operatori di primo soccorso le informazioni base per avvisare le persone di contatto in una situazione d’emergenza, per far scattare le chiamate d’emergenza e per avere dei dati sugli infortunati. Sul cartellino d’emergenza sono infatti segnati allergie, malattie, dati di contatto e dati personali.

Neve fresca sì, ma in sicurezza.

Il richiamo della polvere. E’ questo che attira più di tutto gli amanti del fuori pista e della neve fresca.

Sapere dove si trova la neve migliore e più divertente è certamente il sogno di chi pratica freeride o sci alpinismo, ma ciò non significa trascurare la sicurezza durante le escursioni in montagna.

Quando si organizza una gita o una sciata in montagna, infatti, non bisogna mai escludere completamente il pericolo valanghe, come ci ricordano le guide alpine del team Ortovox.

PAROLA D’ORDINE: PIANIFICARE

In montagna, soprattutto quando si esce dalle zone battute o delimitate, non va mai escluso il pericolo valanga: è per questo motivo che bisognerebbe sempre pianificare la propria escursione, che sia a piedi o con gli sci, riducendo così al minimo i rischi.

Consultare il bollettino valanghe e meteo, avere una cartina topografica a portata di mano, informarsi sui contatti dei rifugi in zona, oltre naturalmente ad appoggiarsi alle guide alpine del posto, sono alcuni degli accorgimenti che sarebbe opportuno tenere in considerazione, prima di cimentarsi in uscite in zone non battute. Resta poi indispensabile ed obbligatorio l’utilizzo dell’attrezzatura di sicurezza , ovvero Artva, pala e sonda e, se possibile, il dispositivo ABS, grazie al cui volume si riesce a riemergere dalla neve che ricopre chi viene investito da una valanga.

Tutto questo accompagnato da un sano buonsenso: non c’è attrezzatura al mondo che possa garantire sicurezza al 100% e solo il comportamento del singolo può ridurre i rischi.

PREPARIAMO LO ZAINO

Nella pratica del free ride o nelle uscite di sci alpinismo, la sicurezza deve essere messa in primo piano e l’A.R.T.VA, la pala e la sonda da valanga di ORTOVOX sono gli attrezzi che non devono assolutamente mancare nello zaino e che compongono il perfetto Safety Kit System, sia esso acquistato o noleggiato.

Durante un’uscita in neve fresca la sicurezza individuale e di tutto il gruppo può dipendere da questi attrezzi e dal livello di allenamento al loro corretto utilizzo.

VALANGHE: PERCHE’?

La maggior parte delle vittime da valanga è responsabile del distacco della valanga che li ha travolti!

La classica valanga dello sciatore è quella a lastroni, determinata per lo più dalla coesione della neve, dalla presenza di uno strato di neve debole e da un carico di pendenza maggiore del 30%.

Il sovraccarico su di un pendio, causato per es. da una caduta, da un salto o dalla presenza di più persone in uno stesso punto, oppure il soffiare di vento forte, aumenta a dismisura la possibilità che si distacchi una lastra di neve, causando una valanga.

Per questo motivo, prima di affrontare un’uscita in zone non battute, sarebbe opportuno verificare che ci siano le condizioni favorevoli:

  • bonaccia o vento debole
  • temperature di poco inferiori ai 0°C. soprattutto all’inizio della nevicata
  • pioggia che diventa neve
  • manto di neve vecchia irregolare, ben consolidata.

Al contrario, condizioni sfavorevoli, che possono dare origine a valanghe sono:

  • vento forte (50 km/h)
  • temperatura molto al di sotto dello 0°
  • neve vecchia omogenea, soffice e poco consolidata

AIUTO: IL MIO COMPAGNO E’ RIMASTO SOMMERSO!

Ma cosa fare se qualcuno rimane travolto dalla valanga? Bisogna, prima di tutto, fare in modo che paura e stress non la facciano da padroni. Solo mantenendo la calma è, infatti, possibile prendere le decisioni giuste che possano salvarci la vita.

Come prima cosa è indispensabile che tutte le persone che non sono state travolte impostino il loro ARTVA su RICERCA e diano immediatamente l’allarme, prima di scandagliare il terreno con pala e sonda.

Se il ricercatore è da solo, dopo aver verificato se dalla neve appare parte dell’attrezzatura o del corpo del compagno travolto,  deve iniziare la ricerca camminando a zig zag nella zona circostante e mantenendo il proprio dispositivo ARTVA orizzontale davanti al corpo.

Qualora, invece, i cercatori fossero in due o più persone, va effettuata una ricerca parallela, mantenendo una distanza di circa 20 mt. tra loro e di 10 mt. dal bordo della valanga stessa.

Una volta identificato un raggio di circa 5 mt., il soccorritore deve muoversi lentamente e con accortezza e deve tenere il dispositivo ARTVA il più possibile vicino alla neve senza ruotarlo, così da non falsare la direzione dell’antenna.

Sci e Snowboard: si riparte!

Finalmente si scia! E Sportway fa una proposta di noleggio sci e snowboard ad un prezzo super vantaggioso.

Abbiamo aspettato tanto ma finalmente si scia! Da lunedì 15 febbraio possono riaprire gli impianti di risalita e, seppur con le dovute precauzioni, possiamo tornare a sciare.

Molte persone amanti della montagna e della neve, in realtà, non hanno mai smesso, cimentandosi nello sci alpinismo che, insieme alle racchette da neve e alla splitboard, ha fatto da padrone in quest’inverno 2020-2021. Ma finalmente si torna anche alla discesa, accontentando chi scia e chi va in tavola e dando un pochino di respiro ai gestori degli impianti di risalita.

Per accontentare chi, come te,  ha voglia di buttarsi sulle piste, nonostante la stagione sia quasi al termine, Sportway propone un pacchetto noleggio sci e tavola ad hoc ad un prezzo super vantaggioso.

Noleggio sci: kit bambino € 49,90 – kit adulto € 59,90  (fino al 30 aprile 2021)

Noleggio snowboard: kit bambino € 80 – kit adulto € 100 (fino al 30 aprile 2021)

Ti aspettiamo nei punti vendita Sportway Novara e Sportway Gravellona Toce per noleggiare la tua attrezzatura (sci/tavola+ attacco + scarponi/boot + bastoncini).

E, per chi preferisce, continua il noleggio di sci d’alpinismo o di racchette da neve.

SCI ALPINISMO: L’ATTREZZATURA GIUSTA

Abbiamo visto in un precedente articolo come, prima di cimentarsi in un’uscita di sci alpinismo, sia importante attenersi a qualche semplice regola e, soprattutto, valutare con attenzione il percorso che si intende fare.

Ma cosa dire dell’attrezzatura? Quanto conta scegliere quella giusta? Ancora una volta abbiamo rivolto la domanda a Giancarlo Zucchi, istruttore di sci alpinismo.

“La cosa più importante da sapere è che l’attrezzatura, di qualunque marchio sia, deve essere equilibrata. Se si sceglie uno sci leggero (ovvero circa 1200 grammi), anche lo scarpone dovrà esserlo (circa 1000 grammi), per non andare a gravare troppo sull’asta”.

Ma andiamo nel dettaglio e scopriamo insieme le cose che sarebbe meglio sapere prima di acquistare l’attrezzatura di sci alpinismo.

LO SCARPONE

Quando si decide di acquistare l’attrezzatura per lo sci alpinismo, la cosa migliore sarebbe partire dalla scelta dello scarpone, che deve avvolgere bene il piede, senza schiacciarlo, considerando il fatto che, in questo sport, lo scarpone si utilizza anche per camminare in salita.

Durante la prova in negozio bisogna dunque accertarsi che lo scarpone calzi bene e  non ci siano punti di pressione, per evitare di sentire male durante il loro utilizzo. Per questo ci viene in aiuto anche la scarpetta interna, meglio se termoformata, ovvero modellata a caldo, per essere totalmente perfetta per il nostro piede.

L’ideale è scegliere uno scarpone dotato di zeppetta sul davanti: essa, infatti, ci viene in aiuto quando percorriamo tratti senza sci, aumentando la presa sulla neve; inoltre ci permette di calzare più facilmente i ramponi e consente di utilizzare gli stessi scarponi anche con sci da discesa.

LO SCI

Lo sci da alpinismo per una persona adulta dovrebbe avere un medio peso (1200/1500 gr.) ed una larghezza dai 84/86 mm. circa nella parte centrale – ci spiega l’istruttore Zucchi – In tal modo si sarebbe facilitati nella discesa, soprattutto se si deve affrontare una neve difficile”.  Per quanto riguarda la lunghezza dello sci, tutto dipende, invece, dall’altezza della persona: lo scarto dovrebbe essere di un +/- 5 cm. dove il +5 lo lascerei allo sciatore esperto ed il -5 al neofita.

Per quanto riguarda la flessibilità (flex), anche in questo caso per chi inizia sarebbe meglio optare per uno sci più morbido, con lamine non troppo sottili e con una sciancratura non troppo marcata per facilitare la salita, soprattutto con neve dura.

L’ATTACCO

Fondamentale che gli attacchi siano certificati U.E. e che siano adatti al peso della persona, ovvero che abbiano molle adeguate alla sua corporatura.

Vivamente consigliabile mettere gli ski stopper che, in caso di incidente, favoriscono il distaccamento dello sci. Meglio evitare però gli ski stopper da gara che garantiscono la sicurezza solo in caso di cadute frontali e non in torsione, molto più frequenti durante le escursioni.

LE PELLI DI FOCA

Per poter salire fuori pista con gli sci servono ovviamente le pelli, così dette di foca anche se, da parecchi decenni, non hanno più a che vedere con il pelo animale.

Le pelli possono essere, infatti, in mohair, molto scivolose, oppure sintetiche, meno veloci ma con un grip, ossia una presa, maggiore. Sulla coda dello sci o, meglio ancora, sul davanti il top fix, ovvero il laccio o gancio per toglierle, una volta arrivati in cima e pronti a scendere.

E’ indispensabile che le pelli, che vanno tagliate in base alla misura dello sci e devono arrivare a filo delle lamine, siano preparate da mani esperte, in considerazione anche della sciancratura dello sci. Consigliabile inoltre, soprattutto in primavera, trattare le pelli con spray al silicone, per evitare che sotto si vada a creare lo zoccolo di neve.

Consigliabile anche l’acquisto del rampone, sempre della misura corretta per il proprio sci, che offre un ulteriore aiuto per la salita.

I BASTONCINI

La cosa più importante è che siano della misura giusta perché non servono per spingere, bensì per dare equilibrio alla persona e anche la rondella sottostante non deve essere troppo piccola per evitare di “affondare” nella neve. La scelta migliore cade sul bastoncino telescopico a 2 o 3 sezioni, che abbia il prolungamento della manopola in gomma, così da offrire più punti di appoggio durante la salita.

LA CALZA

Ed infine da non sottovalutare la scelta della calza. Esistono calze nate proprio per lo sci alpinismo, che presentano pressioni differenti sulle diverse parti della gamba e del piede. Per questo motivo è importantissimo indossare un solo paio di calze di peso medio ( da sfatare la convinzione che 2 paia tengono il piede più caldo). Qualora si avessero problemi di piccole escoriazioni o vesciche, meglio allora indossare un gambaletto di nylon direttamente a contatto con il piede e sopra la calza da sci.

Sci alpinismo: cosa devi assolutamente sapere.

E’ ufficiale! Quello 2020/2021 verrà ricordato dagli amanti della neve come l’inverno dello sci alpinismo.

A causa delle restrizioni Covid, con relativa chiusura degli impianti di risalita, e complici le abbondanti nevicate, quest’inverno moltissime persone si stanno cimentando nella salita con le pelli e nella discesa fuori pista.

Ma è poi così facile praticare sci alpinismo? E cosa dovrebbe sapere chi è alle prime armi e vuole avvicinarsi a questa disciplina sportiva? Lo abbiamo chiesto a Giancarlo Zucchi, dal 1984 istruttore di sci alpinismo sulle montagne del verbano-cusio-ossola.

La prima cosa da sapere, per chi vuole cimentarsi con il fuori pista, è che bisogna essere un discesista di livello almeno discreto: un 6 e mezzo/ sette come direbbero a scuola.

Non dimentichiamoci, infatti, che dobbiamo salire e soprattutto scendere fuori pista ovvero su neve non battuta. Per questo sarebbe meglio, nel corso dell’anno, svolgere anche altre attività sportive aerobiche (come la corsa o la bici), che possano servire da presciistica e preparare il nostro fisico alla salita con le pelli. Praticare sci alpinismo deve essere un piacere e non una sofferenza!

“Ricordiamo, inoltre, ci dice l’istruttore Zucchi, che quando vai fuori pista non sai che tipo di neve puoi trovare. Per questo motivo sarebbe meglio essere sempre accompagnati da guide o istruttori Cai, o almeno amici esperti, che possano darci consigli durante l’escursione”.

Se poi vogliamo conoscere le previsioni meteo e le condizioni della neve, oggi ci vengono in aiuto siti web specifici (Camp to Camp e Gulliver) oppure i diversi gruppi Facebook dedicati, su cui si possono reperire informazioni e consigli di altri sciatori.

Ottimale sarebbe scegliere un itinerario con neve polverosa o farinosa, presente per lo più in inverno, subito dopo una nevicata a temperature molto basse. Per questo, al contrario di quanto si pensi, l’ideale è percorrere un versante posto a nord o comunque all’ombra: qui la neve evita il continuo processo di sciogliersi e ghiacciare di nuovo, creando tratti pericolosi.

In primavera, invece, la neve migliore è quella “trasformata”, ovvero quella che di giorno tende a sciogliersi ( per l’innalzamento della temperatura) ma di notte torna a gelare. Al mattino la ritroveremo dura e compatta mentre, durante il giorno, tenderà nuovamente a sciogliersi.

Altro aspetto davvero importante da non trascurare è il vento.

Il vento è pericoloso – ci ricorda Giancarlo Zucchi –  perché rende subito la neve brutta, dà origine a crostoni di ghiaccio e può originare valanghe”. Anche in questo caso, quindi, meglio informarsi prima sulle condizioni atmosferiche e, se possibile, evitare l’uscita in presenza di raffiche.

Tutto ciò premesso, per poter iniziare a praticare lo sci alpinismo occorre, ovviamente, munirsi dell’attrezzatura più adatta.

Ma questa è un’altra storia

Snow Leopard Day Alpe Devero

Snow Leopard Day Alpe Devero. Sarà una tappa piemontese la prossima del Dynafit Snow Leopard Day 2013. Domenica 24 marzo 2013, a partire dalle ore 8,30, l’evento Dynafit a favore del Leopardo delle nevi approderà, infatti, all’Alpe Devero (Vb).

Dynafit, azienda leader nello scialpinismo, chiama nuovamente a raccolta (altro…)